Sta aumentando tutto nell’ultimo periodo, la benzina soprattutto, una vera stangata. La denuncia arriva da tutti gli italiani più colpiti: da benzinai, famiglie e autotrasportatori che condannano questi aumenti sensazionali senza alcuna motivazione.
Se per il diesel ancora si ragiona, il prezzo della benzina è una vera e propria stangata per la popolazione. Arriva ormai a 2 euro.
Il calcolo prevede che una famiglia italiana fa una spesa di 440 euro in più all’anno soltanto per guidare il proprio veicolo. Incredibile ed insostenibile!
Aumenta la benzina: benzinai in crisi
L’intero settore dei benzinai è in crisi, questo aumento pesante vede una riduzione di entrare, magari c’è chi opta per i mezzi pubblici per risparmiare sui costi dell’auto. Oltre questo, anche i guadagni netti sono abbastanza bassi.
Il motivo dei rincari ingiustificati, riguarda sempre le accise che potrebbero essere evitate Più del 70% del prezzo è fatto da accise vecchie, se queste fossero state rimodulate, a quest’ora sarebbero più ragionevoli per tutti i prezzi e i guadagni non così bassi.
Le persone ovviamente non parlano di altro, sono stanche di queste rincari pesantissimi sui carburanti. i dipendenti sono stanchi così, come le persone che fanno la benzina proprio una tantum, oppure ricorrono a qualcuno che è più economico.
Molti scelgono mezzi alternativi come i mezzi pubblici, oppure si spostano su due ruote.
Gli autotrasportatori: il settore più colpito
C’è chi ovviamente non può fare a meno di spostarsi su quattro ruote, come gli autotrasportatori.
Un settore messo sempre più in ginocchio. Già c’era una crisi ma ormai si prospetta una diminuzione del lavoro a causa di questo aumento.
Inoltre afferma Maurizio Battiston, presidente Cna Fita del trasporto merci di Firenze, che sabato ci sarà una riunione regionale per decidere il da farsi, altrimenti si fermerà col lavoro come protesta fino a quando non ci sarà un aiuto concreto.
Per quanto riguarda il problema delle accise, in questa situazione ne esce vincitore soltanto lo Stato.
Stando ai dati dell’ufficio della Cgia, con questa crescita esorbitante del prezzo di benzina, diesel e Gpl, lo Stato otterrà un patrimonio che ammonta a circa un miliardo di euro.
Inoltre l’Associazione precisa che lo Stato applica l’Iva al 22% sulla base imponibile dei carburanti oltre alle accise, quindi una doppia tassazione.