Preoccupazione per rischio di attacco a Kiev e adesso anche la Cina vuole provare la via del dialogo

Nulla sta facendo ben sperare a causa degli accadimenti delle ultime ore. La guerra tra Ucraina e Russia è giunta alla sua 16esima giornata e si sospetta che da un momento all’altro ci sarà un nuovo attacco a Kiev.

La paura sta crescendo di ora in ora, dal momento che un convoglio militare lungo 64 chilometri che era fermo da giorni, si è distribuito intorno alla città.

Sono stati giorni terribili, con i bombardamenti che hanno riguardato la zona periferica di Kiev. Gli ultimi accadimenti fanno pensare che la situazione è ancora fuori controllo. I militari sono pronti nella capitale e la maggior parte della popolazione è fuggita.

I pochi rimasti, invece, non possono più tentare la via della fuga e stanno vivendo attimi di terrore. Si trovano in condizioni disperate, dal momento che stanno mancando gli approvvigionamenti. Non possono resistere a lungo senza acqua, né cibo e tantomeno senza medicinali.

In un messaggio, il Presidente dell’Ucraina ha dichiarato che la città di Mariupol è tenuta in ostaggio. Ha infatti inviato viveri con un convoglio militare nella cittadina, ma è stato fermato.

Le ultime notizie parlano di un probabile attacco nelle prossime ore da parte della Bielorussia, a sostegno della Russia. La popolazione ucraina è sotto choc.

 Invano si tenta la via del dialogo

Nella giornata di ieri, è avvenuto un incontro in Turchia tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia, ma pare sia stato tutto vano.

Dopo la minaccia di utilizzare armi chimiche e biologiche da parte della Russia, la preoccupazione cresce di ora in ora. Anche la Cina intende tentare la via del dialogo.

Oggi i leader dell’Unione Europea si sono incontrati a Versailles e sono giunti alla conclusione che vogliono fuori dalla Banca Mondiale e da Fmi la Russia.