La storia di Elisa Claps: un mistero durato 16 anni. Sono passati 30 anni da quel maledetto giorno quando a Potenza, esattamente il 12 Settembre 1993 sparisce Elisa Claps.

Questo omicidio è senza ombra di dubbio uno dei più seguito dalla cronaca nera negli anni 90. Quel giorno la ragazza 16 enne si reca nella chiesa della Santissima Trinità e quello è  esattamente l’ultimo posto in cui viene vista.

Elisa Claps: un mistero durato 16 anni

Dopodiché per 16 lunghissimi anni si perdono le tracce. Poi, esattamente il 17 marzo 2010, mentre si fanno dei lavori di ristrutturazione, alcuni operai trovano i resti della ragazza. Questo avviene nella stessa chiesa dove la ragazza viene vista l’ultima volta prima della sua scomparsa.

E sembra proprio che l’ultima persona che la vede è il fratello Gildo. A lui la 16enne riferisce che raggiungerà la famiglia nella casa di campagna entro le 13.

Danilo Restivo: il colpevole

Per il suo omicidio viene arrestato un 21enne, Danilo Restivo, il quale, precedentemente,ha al suo attivo un altra denuncia di omicidio. Quello di Heather Barnett, una donna britannica, sua  vicina di casa.

Danilo Restivo viene condannato a 30 anni di reclusione nel 2014. Dalle indagini si viene a conoscenza che è proprio lui a vedere Elisa Claps per ultimo e no il fratello come detto dagli inquirenti all’inizio dell’inchiesta giudiziaria.

In seguito infatti si viene a conoscenza che quel giorno Elisa Claps non ha intenzione di andare in chiesa. Alcune testimonianze fanno luce sull’incontro che la ragazza ha con un amico che a suo detto le avrebbe portato un regalo in occasione della sua promozione agli esami.

Durante gli interrogatori Danilo Restivo è molto spesso contraddittorio e fa crescere agli inquirenti il sospetto su di lui. Inoltre dopo qualche ora va al pronto soccorso di Potenza per farsi medicare una mano. Secondo la sua versione si  ferisce cadendo nei pressi della chiesa, nel cantiere che sta costruendo le scale mobili.

All’epoca non vengono prese troppo in considerazione le macchie di sangue rinvenute sui suoi vestiti. Di conseguenza non ci fu un sequestro per esaminarli, questo perché  attribuite alla caduta nel cantiere. Nei giorni successivi del ragazzo non si hanno notizie. Sostiene di essere andato a fare un esame a Napoli.

Poi Danilo Restivo, solo dopo un lungo interrogatorio dichiara che sì, quel giorno si incontra con Elisa Claps ma soltanto per avere dei consigli sul conto di un amica della quale lui è innamorato. Inoltre durante l’interrogatorio Restivo dichiara che Elisa gli confessa di essere molto impaurita a causa di un uomo che la “disturba” esattamente nella chiesa della Santissima Trinità.

La storia di Elisa Claps: il tragico ritrovamento

E proprio nella chiesa che viene ritrovata Elisa Claps, a dire il vero più precisamente i resti della povera 16enne. Sono gli operai che all’epoca stanno facendo dei lavori di manutenzione a fare la tragica scoperta. Vicino a lei alcuni oggetti; degli orecchini, un orologio, degli occhiali e un paio di scarpe. Inoltre i vestiti strappati della ragazza i quali fanno pensare a una violenza sessuale prima di toglierle la vita. La chiesa rimane chiusa per tantissimi anni, poi, con grande disappunto dei familiari, viene riaperta il 24 Agosto di quest’anno. Il fratello di Elisa sostiene che a 30 anni dalla tragedia non hanno ancora dalla chiesa una dichiarazione della responsabilità per il ritardato ritrovamento e per alcuni punti oscuri che non sono tuttora stati chiariti e permane un mistero durato 16 anni.

Le parole della mamma

Anche la mamma è delusa della decisione presa e rilascia tale dichiarazione sottolineando a tutti di non dimenticare cosa è accaduto a sua figlia in quella chiesa : ” Tutte le persone che vorranno entrarvi devono farlo e io assicuro loro che avranno la mia benedizione. Ci tengo a dirlo, come tengo a chiedere a tutte loro di non indugiare guardando in alto, dove si trova il sottotetto nel quale il corpo di Elisa è rimasto nascosto per anni e anni. Chiedo a tutti di guardare in basso, perché su quel pavimento vi sono ancora le tracce del sangue di una ragazzina innocente di 16 anni”. 

Ad oggi, anche se continua a dichiararsi innocente, Danilo Restivo è in carcere in Inquilterra e sta scontando la pena per due omicidi. Quello di Elisa Claps e quello di Heather Barnett.

 

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