Kata: Arriva esito degli esami genetici sul mistero della piccola Kata. La bambina peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno. La risposta delle analisi sulle tracce di sangue trovate sui rubinetti dell’ex hotel Astor a Firenze e su quelle rilevate sui borsoni.

Kata: arriva esito degli esami genetici

Il mistero della piccola Kata si infittisce ancor di più. Finalmente arriva esito degli esami genetici. Gli esami sulle tracce di sangue trovate sui rubinetti delle tre stanze dell’ex hotel Astor di Firenze e sul dna della piccola Kata. La bambina peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno dallo stesso albergo. Lì vive con la famiglia e decine di occupanti abusivi come sudamericani e romeni. Analisi svolte anche sui due trolley e sulla valigia sequestrati il 17 giugno, pochi giorni dopo la sua scomparsa. La conclusione degli esami genetici: sia sulle tracce di sangue dei rubinetti sia su quelle dei borsoni non c’è dna riconducibile alla piccola Kata. Gli esami genetici sono opera del medico legale Ugo Ricci, responsabile dell’Equipe Genetica Forense dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi. Ricci è un incaricato dalla Procura che indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.

I risultati degli esami genetici sono già in mano ai pubblici ministeri

Luca Tescaroli, Christine von Borries e Giuseppe Ledda, titolari del fascicolo di indagine. Fra pochi giorni saranno consegnati i risultati definitivi e completi. A breve anche le squadre dei carabinieri eseguiranno ancora un sopralluogo più invasivo nell’ex hotel Astor per trovare nuove tracce sulla piccola Kata. Data dell’intervento ancora da programma da parte della Procura. Un altro punto cruciale del mistero sulla scomparsa di Kata è il racket delle camere. Ovvero, tutto centrato sul sequestro di persona. All’inizio di agosto infatti ben quattro misure cautelari con la detenzione in carcere dello zio materno della bambina. Ulteriori accertamenti tecnici svolti nei giorni scorsi sui cinque indagati. Un modo per verificare la presenza di materiale biologico o genetico e l’estrazione di eventuali dna e il loro confronto con quello di Kata.

Ripresi dalle telecamere tre dei cinque indagati uscire con una valigia e due trolley dall’hotel Astor il 10 giugno. I borsoni avrebbero potuto occultare la bambina, vista la loro grandezza. Oggetti che poi il 17 di giugno avrebbero utilizzato nello sgombero dello stabile. Gli altri due indagati, gli zii, occupano le tre diverse stanze nei cui rubinetti dei bagni si trovano tracce di una presunta sostanza ematica. Questo accade il giorno dopo la scomparsa della bambina, l’11 giugno. La Procura intanto inoltra una richiesta di rogatoria internazionale in Perù per interrogare 13 persone, testimoni informati dei fatti. Non c’è da escludere che la piccola possa essere rapita e portata in Perù. Nel frattempo i genitori di Kata fanno un nuovo sopralluogo all’ex hotel per fornire alla Procura nuovi elementi d’indagine.

Il 5 agosto emesse quattro misure cautelari

Altrettanti cittadini peruviani. Per lo zio materno di Kata e tre indagati le accuse sono di tentativo di estorsione e rapina e di tentato omicidio e lesioni gravi. Tutto ai danni degli occupanti dell’ex hotel Astor a Firenze. Struttura occupata abusivamente a settembre 2022 da oltre cento cittadini peruviani e rumeni.

I reati si compiono in un’illegittima attività di compravendita del diritto di occupare le stanze della struttura alberghiera. Inoltre, con la riscossione dalle persone che vogliono entrare, di somme dai 600 ai 700 euro, anche ricorrendo a minacce. Infatti, i quattro indagati avrebbero eseguito un pestaggio con una mazza da baseball minacciando di morte una coppia di connazionali. Se la coppia avesse lasciato la stanza, sarebbe morta. Ulteriori violenze anche nei confronti di altri occupanti della struttura. Tutto per tornare a prendere di mira la stanza della coppia e andare, incappucciati, verso la vittima designata. Quest’ultima per la paura di essere fatta fuori, si appende con le mani al davanzale della finestra e poi cade al suolo.

Continua a leggere con Newsdonna.it