In Italia presenti ben 6 milioni di casi di influenza. Ogni autunno l’influenza torna alle porte. Come comportarsi anche con le varianti del Covid.
A tre anni di distanza, il virus esiste ancora, purtroppo. Si manifesta ancora sotto forma endemica. Dopo le varianti Kraker e Arturo, c’è anche Eris. L’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di sanità il Covid registra in solo una settimana un aumento dei contagi del 44%. Gli ospedali per ora sono sotto controllo. La situazione da preservare è quella di anziani e soggetti delicati.
Italia: 6 milioni di casi di influenza.
Per tornare però all’influenza stagionale ecco il primo caso identificato in Italia. Un bimbo di 4 anni ricoverato per forza nella clinica Pediatrica dell’Università di Parma. Lo stesso virus poi isolato in un uomo di 76 anni, ricoverato a Genova. Si parla di influenza di tipo A, ce la dovremo vedere con lei a breve. Colpirà milioni di italiani.
Si devono conoscere i sintomi e poi contattare il medico per avere la giusta terapia. Il sistema sanitario dovrà combattere con tutti questi tipi di virus. Sono conosciuti, ma non da prendere sottogamba. Il caldo anomalo si fa ancora sentire, ma l’influenza stagionale torna sempre. Il ritorno anticipato dell’influenza, ormai si sente nell’aria da settimane. Ottobre poi è il tipico mese in cui l’influenza torna alle porte. L’influenza di tipo A nasce nell’emisfero australe per poi toccare tutti i mesi dell’autunno e dell’inverno. Il bimbo di 4 anni, primo caso registrato in Italia, riporta i sintomi di febbre, bronchite asmatica e mancanza di appetito.
Ecco i sintomi a cui si deve prestare attenzione.
Interviene l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, professore di igiene all’Università del Salento. Esprimendosi sul virus di tipo A dichiara che avrà le stesse caratteristiche dello scorso anno. Una normale influenza di stagione, anche se i virus portano sempre delle sorprese.
Parla anche il noto virologo Matteo Bassetti che per esperienza degli ultimi anni di pandemia consiglia di vaccinarsi. Il fatto che l’influenzasia già arrivata a settembre vuol dire che i picchi saranno già a novembre e dicembre. Come successo nel 2022. Buona idea quindi vaccinarsi nel mese di ottobre.
Si consiglia di abbinare anche quella contro il Covid-19 con vaccini a mRNA aggiornati contro il ceppo Xbb 1.5. Per i sintomi interviene anche il professor Fabrizio Pregliasco.
Ricopre il ruolo di direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. I sintomi saranno febbre oltre i 38 gradi con dolori muscolari e articolari e un sintomo respiratorio, come la tosse per oltre 5 giorni.