Elena Santarelli una storia triste come tante dal sapore molto triste, ma ahimè sempre più attuale.
Una donna famosa una promessa per i rotocalchi che un bel giorno scossa da una notizia…da un dolore…diventa una mamma come tante, una mamma come tutte; forte, determinata, coraggiosa.
Il cancro è una malattia sempre più diffusa.
Oggi grazie alla prevenzione sono possibili cure e sempre più persone vincono. Ma nei bambini? beh la percentuale di sconfitta è leggermente più alta, ma grandi passi si stanno facendo.
Le riflessioni in questo mio articolo però non hanno ne scopo statistico ne pessimista, ma semplicemente quello di affrontare un tema spesso taciuto.
Tutto questo perché troppo forte oppure perché troppo crudo per essere scritto o letto.
Nei social, eccezion fatta di quando muore qualche nostro caro spesso ci limitiamo a scrivere cose belle, fare un report delle nostre vacanze, ma poco , anzi troppo poco, affrontiamo temi dal tenore forte come questo.
Il cancro nei bambini, invece dovrebbe insegnarci molto, il loro comportamento, le loro reazioni alle cure pesanti, che lo sono ancor più se fatte su un bambino, dovrebbero farci riflettere su come bisogna reagire e sulla cura.
La speranza di guarigione e recupero di ogni malattia dipende molto da noi, dal nostro approccio, dalla nostra grinta dal nostro coraggio di affrontare la malattia e proprio in questo i bambini sono più bravi di noi.
Proprio come ha fatto Giacomo, il figlio di Elena Santarelli
Una mamma qualunque! i bambini infatti a differenza degli adulti giocano durante le sedute di chemio e riprendono la loro vita come se niente fosse subito dopo la crisi conseguenza degli effetti devastanti dei farmaci.
Si proprio così come se niente fosse successo, perché un bimbo è fatto di futuro , non ha un passato.
Questo dimostra a tutti noi che uscire dal cancro si può e si deve, affidandoci pienamente alla medicina ma anche a noi stessi alla nostra forza interiore al nostro coraggio.
Quello del cancro è un tema che mi è particolarmente a cuore, la mia famiglia ne è stata più volte vittima e anche se non lo si accetta mai, non si accetta essere considerati con l’appellativo di malato, e ci si chiede ma perché proprio a me?
Domande che diventano contorti rebus spesso privi di risposte logiche, ma in tutto questo una cosa l’ho capita, forse l’unica: la vittoria contro il cancro dipende prima da noi.
Noi siamo innanzitutto la cura e poi solo poi poi può intervenire la medicina, che fortunatamente è sempre più mirata.
E questo ha fatto Giacomo, tenendo per mano Elena Santarelli! perché sono proprio i figli che aiutano le madri nel percorso più difficile.
Una madre si chiede perché ed è logorata dall’assenza di una risposta logica, perché vedere un figlio soffrire è contro natura, ma lui no Giacomo no!!!
Lui guarda al futuro, lui è speranza e proprio il suo percorso guiderà Elena Santarelli nel comprendere perché, nel dare una spiegazione alla malattia, e soprattutto al percorso di cambiamento intrinseco in essa.
Elena Santarelli una mamma come tante
Si spoglia del personaggio del mondo dello spettacolo, di donna e secondo me anche di mamma, diventando semplicemente compagna di avventura di Giacomo.
È così che i ruoli si invertono, alle volte è la forza stessa dei bambini a farci diventare bambini al tempo stesso, e i ruoli si invertono sono loro ad essere i nostri genitori. E una mamma lo sa!
di Pamela Profeta