8 euro per un cappuccino: turista non paga; chiama la Finanza. Il caro vacanze è il re assoluto fin dall’estate, un vero e proprio salasso per gli italiani. L’inflazione porta all’aumento dei prezzi, che si fanno sentire anche a livello turistico.
Molte mete italiane davvero gettonate perdono tantissimi turisti, intimoriti dai prezzi che una giornata in spiaggia può rappresentare. Si parla anche fino a 100 euro di spesa. Una famiglia media non può permettersi simili cifre. Così per le loro vacanze gli italiani scelgono anche stavolta di stringere la cinghia. E quindi di non partire per le vacanze estive.
Altri scelgono invece località differenti. Ad esempio l’Albania, che si classifica al terzo posto a livello mondiale nell’estate 2023. Un boom di presenze, in pratica. Un costo delle vacanze molto più ridotto che in Italia, questo è il punto di forza. Altro punto a favore sono le strutture di lusso a poco prezzo, presenti sulla costa del sud Albania. Altra meta ambita è la Grecia, molti turisti italiani la scelgono per passare lì le loro vacanze.
Prezzi molto modici rispetto all’Italia. Ecco però cosa succede in un’attività commerciale, qualcosa di davvero inaspettato e incredibile. Nessuno se lo sarebbe mai immaginato.
8 euro per un cappuccino: turista non paga; chiama la Finanza
Tutti noi compiamo il gesto quasi quotidiano del caffè al bar. O per incontri di lavoro o rapporti sociali. Il caffè è la bevanda che tiene compagnia agli italiani in ogni stagione. Il caro prezzi quindi tocca anche il cosiddetto oro nero, ovvero, il nome poetico del caffè. I prezzi per tazzina aumentano di parecchi centesimi. Per alcuni diventa un lusso prendere un caffè al bar o fare colazione in queste attività commerciali. Si capisce subito se si pensa che oggi il costo medio del caffè è di 1,00-1,30 a tazzina.
Per una colazione completa anche di brioche si arriva perfino a 2,50-3,00 euro. Ecco però che quello che succede a un turista di Roma è veramente esilarante e impossibile da credere. L’uomo si reca in un bar per un caffè, tutto è ok fino a quando non arriva il conto. Un conto salatissimo per l’uomo che resta basito. Deve sborsare la bellezza di 8 euro per un cappuccino.
Il turista chiede spiegazioni al titolare del bar, rifiutandosi di pagare il conto salato. Chiama quindi la Guardia di Finanza che giunge subito con una delle sue pattuglie. I finanzieri fanno un’ispezione chiedendo immediatamente spiegazioni. Il turista romano “denuncia” lo spiacevole episodio sui social pubblicando che a Roma un misero cappuccino costa 8,05 euro. Il titolare del bar però risponde che se le sembra troppo se ne stia pure a casa, sul menu c’è il prezzo del cappuccino.
Il turista avrebbe dovuto esserne consapevole. La Finanza non applica sanzioni al titolare del bar, visto che il prezzo della bevanda è esposto in bella vista.