Riforma pensioni 2024. Ecco le ultime notizie del governo.  Accelerazioni sulla nuova quota 41 per tutti e su opzione donna, canale di uscita anticipata delle lavoratrici.

Riflettori puntati sulla riforma delle pensioni per l’anno 2024. Le novità arrivano dai tavoli governativi riuniti al ministero del Lavoro con la presenza dei sindacati e del nuovo Osservatorio della spesa previdenziale. Si tratta di un organo con lo scopo di controllare la spesa delle pensioni e di fare proposte di uscita anticipata. L’organo è stato istituito proprio per trovare il giusto compromesso tra requisiti agevolati di uscita e spesa previdenziale. L’Osservatorio, inoltre, dovrà monitorare le uscite e fare proposte flessibili rispetto alla riforma Fornero.

Riforma pensioni 2024: opinioni diverse tra governo e sindacati

La riforma delle pensioni per l’anno 2024 è oggetto di discussioni e negoziati tra il governo e i sindacati. Sembra che ci siano delle accelerazioni riguardo a due canali di uscita anticipata: la quota 41 per tutti e l’opzione donna. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra requisiti agevolati di uscita e la spesa previdenziale, considerando che il governo dispone di limitate risorse finanziarie da investire nella legge di Bilancio 2024.

Per quanto riguarda la quota 41 per tutti, si sta discutendo di una nuova formula di tipo “contributivo”. Questo significherebbe che le persone potrebbero andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età di pensionamento, ma l’importo dell’assegno pensionistico sarebbe calcolato utilizzando il metodo contributivo, che potrebbe comportare un taglio dell’assegno di pensione fino al 20-30% rispetto ai sistemi previdenziali misto o retributivo.

Nuovo requisito per agevolare le donne?

Quanto all’opzione donna, attualmente riservata alle lavoratrici che possono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi, il governo sta considerando di introdurre un nuovo requisito unico di 60 anni, eliminando sconti e vincoli legati al numero dei figli o alla tipologia di lavoro. In questo modo verrebbero eliminati i paletti per poter agganciare questa misura, consistenti nell’essere caregiver, invalidi civili o licenziate.

A oggi le lavoratrici che possono andare in pensione con opzione donna comprendono le donne nate nel 1965 e del 1965 per il prossimo anno. Quindi il governo nel 2024 dovrà agire per assicurare un maggior numero di uscite rispetto a quello assicurato dall’inizio del 2023 con le nuove regole.

Inoltre, il governo sta valutando l’ipotesi di prorogare le pensioni con quota 103 per tutto il 2024, che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi, ma solo a partire dai 62 anni di età, il che può essere gravoso per coloro che hanno iniziato a lavorare precocemente.

Le decisioni finali riguardo a queste possibili modifiche saranno prese in seguito ai tavoli di confronto tra il governo e i sindacati. È importante seguire gli sviluppi futuri per capire come queste misure potrebbero influire sulla situazione pensionistica dei lavoratori e delle lavoratrici nel 2024.

Il confronto fra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni per il 2024 quindi continua. Inoltre, dovrà trovare un nuovo canale di uscita anticipata: soprattutto per i precoci che aspettano la quota 41 per tutti.

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