Frutta secca, sapete perchè è così importante per la nostra salute? Gli esperti di alimentazione da sempre ne consigliano il consumo. Per quale motivo? Si dice che sia ricca di vitamine, di sali minerali, grassi insaturi e fibre. Secondo gli esperti, questi alimenti pare abbiano tante proprietà benefiche.
Per tutte queste ragioni, si dice che questa frutta sia un alimento da consumare con frequenza, soprattutto a colazione. Cerchiamo di fare un pò di chiarezza, visto che non è tutta uguale.
Esiste quella a guscio, molto oleosa, ricca di grassi e con pochi zuccheri e poi quella polposa, non oleosa, disidratata e ricca di zuccheri. Che differenza c’è tra i due tipi e quale scegliere?
Frutta secca importante per la nostra salute, ma quale scegliere?
Frutta secca a guscio
Questa categoria comprende le mandorle, le noci, i pinoli, le nocciole, i pistacchi, gli arachidi, le noci di cocco e le castagne. Questa è un tipo di frutta secca oleosa o chiamata anche lipidica, visto l’alto contenuto di grassi. Questi si trovano sotto forma di grassi insaturi e polinsaturi che per chi non lo sapesse sono molto utili per il nostro organismo.
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Nello specifico contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Di conseguenza, aiutano a combattere il rischio di malattie cardiovascolari. Attenzione però, questi grassi molto importanti con il calore si distruggono.
Questo è il motivo per cui è bene mangiare la frutta secca oleosa senza tostarla. Questa frutta secca è ricca di proteine, vitamina B ed E, antiossidanti, sali minerali, fibre, ferro, rame, fosforo, magnesio e calcio.
Frutta secca polposa
In questa categoria sono compresi i fichi, le albicocche, le prugne, i datti e l’uva passa. Questi contengono molto zucchero ma anche tante fibre, sali minerali e vitamine.
Quanta consumarne?
Visto le tante proprietà benefiche, va consumata spesso ma in quantità moderata. Bisogna evitare di mangiarla la sera perchè appesantisce la digestione.
E’ preferibile mangiarla a colazione o come spuntino. Sconsigliata a chi soffre di patologie dell’apparato digerente, come gastrite, ulcera, colite e morbo di Crohn. Sconsigliata anche a chi soffre di problemi renali e chi segue una dieta ipocalorica.