Kata: scatta perizia sul dna. Un passaggio che la Procura ritiene decisivo. Si tratta di capire chiaramente se la piccola Kata è ancora viva o no.

Quindi decide di eseguire delle analisi sulle tracce biologiche rinvenute sulle valigie e sui rubinetti nell’ex hotel Astor. Sarà estratto il dna dai reperti rinvenuti e poi confrontato con quello della bambina.

Kata: scatta perizia sul dna

Per Kata, la bambina peruviana, di cui non ci sono più tracce scatta la perizia sul dna per comprendere chiaramente se la piccola è ancora viva o se è morta, brutalmente uccisa. Se fosse ancora viva potrebbe trovarsi in Sudamerica. Le tracce biologiche trovate sui rubinetti e sulle valigie all’interno dell’ex hotel Astor, la struttura ricettiva in cui la bimba peruviana di 5 anni vive con la sua famiglia a Firenze, sono  importantissime a fare chiarezza sulla triste vicenda. Lo scorso 10 giugno viene inghiottita nel buio e non se ne hanno più tracce da quel maledetto giorno. Ora sarà estratto il dna trovato sui reperti rinvenuti e poi confrontato con il dna della piccola Kata.

Gli inquirenti notificano a 5 ex occupanti dello stabile un avviso di garanzia.

È ufficiale quindi: scatta la perizia sul dna da parte della Procura di Firenze. Quest’ultima dà l’incarico di effettuare la perizia al genetista Ugo Ricci dell’Istituto di medicina legale di Careggi. Per lo svolgimento del test gli inquirenti notificano a 5 ex occupanti dello stabile un avviso di garanzia. Queste cinque persone sono lo zio materno della piccola, Abel Alvarez Vasquez; quello paterno; due donne peruviane cugine fra loro; un cittadino romeno. Tutti indagati per possibile sequestro di persona. Il genetista Ricci dovrà analizzare le tracce biologiche di colore rosso rinvenute nei bagni di tre camere dell’ex hotel Astor, a Firenze, per poi confrontare il dna con quello della piccola Kata.

Le speranze sono ancora vive

Al test verranno sottoposti due trolley e un borsone, sequestrati il 17 giugno, nel momento dello sgombero dell’ex hotel Astor occupato da nove mesi. I due trolley e il borsone appartengono alle due cugine peruviane e al romeno. Oggi 20 settembre è previsto un nuovo sopralluogo dell’ex generale del Ris, Luciano Garofano. Il consulente ingaggiato dalla parte legale dei genitori di Kata. La richiesta della perizia è indispensabile perché il passaggio del test del dna è fondamentale. Se non ci fossero corrispondenze, la Procura terminerà i passaggi burocratici per la rogatoria internazionale. Tutto ciò è essenziale per interrogare in Sudamerica ben 13 persone. La possibilità che la piccola Kata ora si trovi in Perù e quindi sia ancora viva non è del tutto tramontata.

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