In base alla direttiva dell’8 marzo 2020, che si rivolge ai Prefetti, sono stati vietati spostamenti nei territori “a contenimento rafforzato”. In base al documento reso noto dal ministero dell’Interno è bene attenersi a delle precise indicazioni. Con lo scopo di arginare i contagi da Coronavirus si dovrà non solo abbracciare il monito “Io resto a casa” ma anche rispettare i divieti.
In pratica, i cittadini potranno spostarsi se esistono delle precise motivazioni quali: esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Questi motivi si devono indicare sul modulo dell’autodichiarazione. Da poter compilare anche sul momento. Con la compilazione dei moduli distribuiti dalle forze di polizia.
Invece è categorico il divieto di uscire di casa, per coloro che devono rispettare la quarantena o che sono risultati positivi al test. Per far rispettare tali misure si sono disposti regolari controlli su strade ed autostrade. In modo da limitare la mobilità sulle linee di comunicazione e sulle infrastrutture dei trasporti. In pratica, sono vietati gli spostamenti lungo la rete autostradale e la viabilità principale. Qui la polizia stradale eseguirà assidui controlli. E provvederà ad acquisire le autodichiarazioni. Per quanto riguarda i controlli relativi alla viabilità ordinaria questi spettano alla stessa Arma dei carabinieri ed alle polizie municipali.
Per contenere i contagi da Coronavirus si sono predisposti anche controlli sul trasporto ferroviario. Quindi la Polizia ferroviaria con l’assistenza del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile visionerà le stazioni. Per provvedere allo smistamento dei passeggeri in entrata ed in uscita. Con lo scopo di fare in modo regolare delle veloci verifiche sulla salute dei passeggeri usando i dispositivi termoscan. Allo stesso modo si raccoglieranno le autodichiarazioni.
Vietati spostamenti da zone a contenimento rafforzato: eventuali sanzioni
Ad oggi ai cittadini delle aree a contenimento rafforzato sono vietati gli spostamenti aerei. Anche negli aeroporti sono in vigore i divieti. Quindi i passeggeri in partenza si controllano. Anche per acquisire le autocertificazioni. Il governo ha previsto poi controlli sui voli in arrivo nelle stesse aree. Invece, i passeggeri in transito non si devono sottoporre a tali controlli.
Mentre per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, si chiedono le autocertificazioni. Ma solo per i residenti o domiciliati nei territori interessati da limitazioni. I passeggeri dei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo dovranno giustificare il motivo del viaggio al momento dell’ingresso.
Secondo la direttiva del governo sono previsti dei controlli sulle navi da crociera a Venezia. Anche se i passeggeri non potranno sbarcare per visitare la città. Invece i croceristi potranno transitare per fare ritorno presso la loro residenza o nei paesi di provenienza. Per i trasgressori di questi divieti sono previste delle sanzioni. Quindi è bene rilasciare delle autodichiarazioni vere. Perché la dichiarazione è passibile di controlli.
Chi viola i divieti sugli spostamenti può incorrere in sanzioni. I trasgressori sono soggetti al pagamento di una multa. Fino a circa 206 euro. Per la violazione dell’articolo 650 del Codice penale. In base al quale si sanziona l’inosservanza di un provvedimento di un’autorità. In alcuni casi si può comminare come pena l’arresto. Anche fino a tre mesi di detenzione. Ma per coloro che violano le restrizioni si può applicare una sanzione più severa. Se si fa appello all’articolo 452 del Codice penale. Che riconosce i delitti colposi contro la salute pubblica. Infatti si condannano le “condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica”.