Emilia Lacerenza, 33 anni, è la mamma di due bambini che nel 2018 ha avuto una diagnosi da tumore rarissimo sotto al braccio. Dopo il suo appello social, la mamma di Barletta ha ricevuto tanti segnali di solidarietà. La donna infatti si è detta pronta a tutto per combattere e vincere la sua battaglia.
Come tutta risposta dopo pochi giorni dalla pubblicazione del suo messaggio si sono registrate migliaia di condivisioni in varie le lingue. Ma soprattutto il 23 gennaio, alla donna si sono offerte delle reali possibilità di cura. Infatti al suo grido di aiuto hanno risposto da Tel Aviv e dagli Stati Uniti.
Così Emilia è attesa allo Sheba Medical Center, il più grande ospedale israeliano. Qui potrà sottoporsi alle prime visite mediche di accertamento. Questa speranza la si deve al contatto con una signora italiana in cura in Israele che ha appreso la sua storia tramite il web.
Inoltre la stessa donna si è impegnata a mediare con l’ospedale israeliano. Grazie al suo appello social si è aperto per la mamma di Barletta una buona possibilità di cura anche negli Stati Uniti.
Tumore rarissimo mamma di Barletta
Per sconfiggere il suo tumore rarissimo si deve in breve tempo trovare una terapia efficace. Solo così Emilia Lacerenza potrà sconfiggere il carcinoma sarcomatoide metastatico triplo negativo. Quello che la donna definisce “un mostro da combattere”.
La mamma di Barletta nonostante la difficile battagli non è disposta a mollare. In precedenza, si è sottoposta ad un iter medico con diverse tappe. Dapprima si è spostata dalla Puglia a Roma e poi all’Istituto Scientifico Romagnolo di Meldola. Qui ha conosciuto la dott.ssa Cinzia Conteduca, ricercatrice ad Harvard.
La decisione di rendere pubblica la sua storia sui social è nata dalla voglia di trovare un segnale di speranza. Come risposta si è verificata una vera e propria mobilitazione. Infatti il suo messaggio ha fatto il giro del mondo.
Questo il suo post scritto su Facebook il 19 gennaio 2020. “Buongiorno, oggi mi rivolgo a tutto il mondo, medici, ricercatori, istituti oncologici, associazioni di ricerca e quant’altro: chiunque possa aiutarmi (nel più breve tempo possibile) a curarmi, anche se fosse solo sperimentazione, si faccia avanti. Il mio è un ‘carcinoma sarcomatoide metaplastico triplo negativo con metastasi’. Se qualcuno avesse soluzioni per me, potrei inviare tutta la documentazione e spiegare tutti i particolari del caso. Autorizzo chiunque a girare questo messaggio ovunque e in qualsiasi lingua”.
Si rimanda anche alla lettura di Leucemia infantile: spot dell’Onlus “Quelli che con Luca”.