Stop a matrimoni, funzioni civili e religiose, a seguito del nuovo decreto del governo in cui tutta Italia rientra nella zona rossa. Oggi più che mai è importante la prevenzione del Coronavirus e della diffusione.
Sono stati sospesi, per il momento, tutte le funzioni che possano riunire in un unico luogo una folla: dai battesimi fino ai matrimoni, è stop per adesso. Come abbiamo anticipato prima, sono sospese le funzioni in ogni parte di Italia.
Rientravano prima in questa ordinanza, oltre la Lombardia, anche le province definite zona rossa, in cui c’è una massima diffusione del virus. Tra le province, si trovano Modena, Parma, Piacenza, Reggio e Rimini.
Inoltre, le province interessate sono quelle di Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti. Infine, le province in cui sono state sospese le funzioni sono Novara, Alessandra, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola.
Stop a matrimoni e funzioni religiose
Il governo, nella notte tra il 7 e l’8 Marzo, ha dovuto lavorare a una bozza di decreto d’urgenza per bloccare i passaggi da una provincia all’altra. Dal momento in cui il livello dei contagi è in aumento, ha ritenuto opportuno evitare gli assembramenti.
Nel decreto si legge in modo esplicito che “sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle fubebri.” Per adesso, però, non c’è ancora la chiusura dei luoghi di culto: si può entrare in chiesa.
Nel pieno dell’emergenza del Coronavirus, gli ingressi in chiesa saranno comunque controllati. Come sostenuto dal Ministero della Salute e dal governo tecnico della salute, è importante per adesso impedire una diffusione tale da mettere a rischio la sanità italiana.
Allo stato attuale, l’unica scelta che ci rimane è di restare in casa. Aiutiamo i medici, in questo modo, sosteniamo l’Italia intera. Ad ogni modo, per chi desidera recarsi nei luoghi di culto per pregare, deve comunque rispettare la distanza di un metro dalle altre persone presenti.