Le organizzazioni di categoria Faib, Fegic e Figisc/Anisa dichiarano lo sciopero dei benzinai in piena emergenza Coronavirus. Così si resteranno fermi gli impianti di benzina.
In una nota lo hanno annunciato: Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc/Anisa (Confcommercio). In particolare, nella nota firmata da tali sigle si fa riferimento all’impossibilità di garantire la sicurezza sanitaria. Come anche la non possibilità di offrire la sostenibilità economica del servizio.
Quindi si è presa la decisione di chiudere gli impianti di rifornimento di carburanti. Con sciopero in programma mercoledì 25 marzo 2020. Lo sciopero dei benzinai partirà di notte su rete autostradale. Coinvolgendo anche le zone di raccordi e delle tangenziali. In seguito, tutti gli altri impianti nel contesto della viabilità ordinaria prenderanno le stesse misure.
Inoltre, le organizzazioni di categoria segnalano il loro isolamento come categorie di lavoratori. La loro denuncia infatti lamenta la mancanza di piena tutela. Ma anche di aiuti non solo economici ma pure naturali. Come risposta si è deciso di chiudere come forma di protesta gli impianti di rifornimento di carburanti.
Sciopero dei benzinai annunciato dalle sigle di categoria
Tra i lavoratori più colpiti dall’emergenza Coronavirus ci sono i benzinai. Le organizzazioni di categoria segnalano più di 100.000 persone in tutta Italia che svolgono il pubblico servizio di distribuzione di energia e di carburanti. Questa schiera di lavoratori nel corso delle ultime settimane ha continuato la loro attività. Anche se si è disposta la riduzione del 85% del loro lavoro. Nonostante le misure di restrizione, la categoria si è esposta al rischio di contagi.
Così si è reso noto lo sciopero dei benzinai su tutto il territorio. Anche se la scelta è soggetta a molte critiche. E non poche antipatie da parte dei cittadini. Quindi malgrado il rischio di impopolarità, le tre sigle di categoria hanno preso tale scelta.
Questo perché Faib, Fegic e Figisc/Anisa lamentano di essere trattati come dei veri e propri martiri: “Siamo persone a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano ad ignorare”.
Nella nota si rimanda per le informazioni a: governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e registi indipendenti. Che dovranno assicurare i rifornimenti di benzina e di gasolio.