La pandemia da Coronavirus sta incidendo negativamente sull’economia di ogni Paese, per questo il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, suggerisce di estendere il reddito di cittadinanza a tutti. Con questa misura si garantirebbe una maggiore tutela alle famiglie italiane.
Tale proposta ha da subito trovato il sostegno da parte delle associazioni di lavoratori e di categoria. Si tratta di un’evenienza capace di fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia. Questo perché non si ritengono sufficienti le misure previste dal decreto Cura Italia. La situazione di grande emergenza sanitaria si sta portando dietro degli effetti deleteri sul piano economico.
Tra i soggetti più colpiti ci sono soprattutto le famiglie e le imprese. Che devono rispettare le norme di contenimento per bloccare la diffusione del Covid-19. Le nazioni di tutto il mondo ipotizzano di attuare una politica economica più espansiva. In modo da far ripartire l’economia. In particolare, in Europa si inizia a parlare di reddito di cittadinanza europeo.
Proprio guardando agli esempi degli altri Paesi, il presidente dell’INPS si augura che l’Italia si adegui. Per uscire dalla crisi, Pasquale Tridico, indica come si dovrebbe agire. Ecco le sue dichiarazioni: “Se posso aggiungere una riflessione da economista, avrei preferito un Reddito di cittadinanza allargato a tutti, senza le condizionalità di quello esistente. Una sorta di basic income, un reddito di base”.
Reddito di cittadinanza a tutti
In sostanza, Tridico considera non giusto sospendere il sostegno per i destinatari del reddito di cittadinanza. Fino a quando non si supererà tale emergenza.
Inoltre il presidente dell’INPS propone di allargare il reddito di cittadinanza a tutti. Rendendo meno restrittivi i requisiti economici per farne richiesta. Solo così il sostegno spetterà ad un maggior numero di famiglie.
È possibile estendere il reddito di cittadinanza a tutti per aiutare le famiglie che risultano più colpite dalla crisi economica. Questa partita è nelle mani del governo. Che dovrà valutare la disponibilità di risorse. Inoltre si attende per il mese di aprile 2020 un nuovo decreto. Il quale prevede altri investimenti per i lavoratori e per le famiglie.
In caso di concessione del sostegno a tutte le famiglie, la misura potrebbe essere finanziata dalla Banca Centrale Europea. Ma anche dalla riforma fiscale progressiva nel medio e lungo termine. Questo stanziamento riguarderà un aumento delle forme di cassa integrazione. Da destinare a chi è disoccupato ed a chi ha perso i guadagni nel corso della crisi.