I sindacati hanno segnalato che è stata persa una mensilità di pensioni negli ultimi anni. Un fenomeno che sta interessando migliaia di pensionati. Questa lacuna si deve ad alcuni provvedimenti degli ultimi governi. Soprattutto per quanto riguarda il tema delle rivalutazioni delle pensioni. In pratica, gli assegni previdenziali dovrebbero essere rivalutati tenendo conto della variazione annua dell’indice dei prezzi sul paniere FOI (Famiglie di operai e impiegati).
Però l’indicizzazione delle pensioni ha previsto delle limitazioni da parte del governo. Come conseguenza il tasso di indicizzazione per gli assegni superiori ad un preciso importo ha subito una riduzione.
Per quanto concerne la situazione pensionistica fino al 2021 resterà in vigore Quota 100 e la rivalutazione piena solo degli assegni inferiori ai 2.000 euro al mese. A queste decisioni si sommano le riforme degli ultimi anni. Le quali hanno introdotto alcuni scompensi economici per i pensionati.
Un dato emerso da uno studio svolto dalla UIL. Da cui è emerso che molti pensionati si trovano a percepire meno di quanto dovuto. Proprio perché l’indicizzazione si è applicata con un blocco. Si è così sottratta una somma di denaro pari ad una mensilità.
Persa una mensilità di pensioni: cosa si dovrebbe fare
In sostanza, gli assegni di pensione stanno perdendo potere d’acquisto a causa del sistema di indicizzazione. Più precisamente i blocchi più incisivi si sono verificati negli ultimi 9 anni. Una situazione che si può spiegare in modo pratico con un esempio. Su una pensione di circa 1.500,00 euro lordi al mese non si sono versati circa 74,03 euro al mese. Quindi se si calcolano le tredici mensilità annuali, un pensionato si ritrova sottratti più di 1.000,00 euro.
Per arginare questo fenomeno con cui si è persa una mensilità di pensioni, i sindacati invitano a porvi un rimedio. Una soluzione non si attende almeno fino al 2021 a causa del blocco della rivalutazione.
Intanto, i sindacati stanno intessendo dei dibattiti con il Ministero del Lavoro per arrivare ad un accordo subito dopo 2021. Infatti, secondo i sindacati si deve intervenire presto per non aggravare la perdita di denaro di milioni di pensionati.
Perciò, per evitare che i pensionati si ritrovino con una mensilità di pensione in meno bisognerebbe intervenire sul sistema di indicizzazione. In modo da adeguare l’importo della pensione alla variazione dei prezzi. A tal proposito poi, il segretario della UIL, Domenico Proietti, richiede la revisione del parametro usato per il calcolo della rivalutazione.
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