Dopo la morte di un uomo in Cina è stato lanciato l’allarme di una nuova polmonite virale. Si ipotizza che tale malattia sia dovuta ad un nuovo virus non ancora identificato. Ma si presume che possa far parte della stessa famiglia dei coronavirus.
A quanto pare sarebbe un tipo di virus nuovo a veicolare l’infezione. Si tratterebbe di un virus con caratteristiche che lo rendono simile all’agente virale della Sars (sindrome respiratoria acuta grave). Ma ancora non è molto chiaro il quadro patogenetico di tale focus infettivo.
Nel mese di dicembre si sono registrati i primi casi con focus infettivo a Wuhan, nella provincia di Hubei. In particolare, i 41 casi diagnosticati mostrano i sintomi della polmonite virale. Nello specifico 7 persone presentavano condizioni gravi e 2 sono state dimesse. La maggior parte delle persone infettate lavora in un mercato di pesce e selvaggina.
Così la Commissione sanitaria ha deciso la chiusura in via precauzionale del mercato. La prima vittima della nuova polmonite virale diffusa in Cina è un cliente abituale di questo mercato. Il paziente presentava un grave quadro clinico. Infatti la vittima aveva già dei tumori addominali e delle malattie epatiche croniche.
Nuova polmonite virale con caratteristiche simili alla Sars
Dalle analisi degli scienziati cinesi comunicate dalla tv statale Cctv, la causa della polmonite virale sarebbe un nuovo tipo di coronavirus. Un agente virale che appartiene alla famiglia della sindrome respiratoria acuta grave. I coronavirus sono i principali responsabili delle polmoniti virali.
In particolare sono noti sei tipi di coronavirus capaci di infettare l’uomo. Di questi, quattro causano una patologia caratterizzata da sintomi respiratori simili ad un raffreddore. I pazienti hanno sintomi quali: la febbre, il naso che cola, l’ostruzione delle cavità nasali, gli starnuti. Mentre gli altri due causano la Sars e la Mers (la sindrome respiratoria mediorientale).
Si presume che questa nuova polmonite virale sia dovuta alla copiosa migrazione in Cina per il Capodanno lunare. Ad oggi le autorità cinesi non hanno raccomandato nessun tipo di precauzione.
Secondo la Commissione sanitaria dal 3 gennaio 2020 non ci sono nuovi casi di infezione. Per fortuna poi l’equipe medica risulta immune alla trasmissione della malattia infettiva.
Per approfondimenti si rimanda alla lettura di Epidemia di influenza: più di un milione di casi.