Ad oggi ci sono alcune monete coniate nei decenni passati che valgono non poco come nel caso della moneta da 20 Lire. In Italia sono state coniate due differenti monete di tale valore da parte della Repubblica Italiana. La raffigurazione e le dimensioni della moneta si sono sempre conservate. Infatti a caratterizzare questa moneta è il disegno del ramo di quercia. Invece le differenze tra le due versioni sono dei particolari da veri collezionisti: il contorno ed il materiale.
Le prime monete di tale valore in lire si sono coniate nel 1956 con un contorno rigato. In seguito, a partire dal 1968, la moneta è stata coniata con contorno liscio. Per quanto riguarda i materiali utilizzati dal 1956 al 1959 si tratta di una lega di bronzital e nichelio. Mentre le monete datate dal 1968 al 2001 presentano una diversa lega di bronzital e magnesio.
Quindi la prima versione della moneta da 20 Lire si è prodotta dal 1956 al 1959. Mentre la seconda versione si è emessa dal 1968 al 2001. In alcuni intervalli di tempo la valuta non si è coniata.
La prima moneta di questo valore economico si è coniata dunque nel 1956 come campione con rarità R5 non collezionabile. I pezzi coniati destinati alla circolazione furono ritirati e fusi. Fatta eccezione per due campioni custoditi nel Museo della Zecca.
Moneta 20 Lire: le altre annate rare che valgono
Alcune monete non si sono sciolte e su di esse si è incisa la lettera P di prova. A quanto pare questi pezzi si distribuirono ad alcuni lavoratori impiegati presso la zecca. Oggi queste stesse valute da 20 Lire sono richieste dai collezionisti perché rare. Per questo motivo si stimano molto se conservate in condizioni “Fior di Conio”. Si ipotizza che possano valere anche 1.500 euro. Invece le monete che presentano condizioni definite come “Splendido” valgono circa 750 euro. L’annata del 1956 con la P di prova, conservata in buone condizioni, con la sigla BB, può avere un valore economico anche più di 300 euro.
Per quanto riguarda l’annata del 1957, si tratta della prima 20 Lire della Repubblica Italiana che abbia mai circolato in Italia. La 20 lire del 1957 può valere anche 25 euro. Invece la variante con il gambo del 7 leggermente più largo può valere anche 35 euro.
La valuta del 1958 ha un valore che si aggira attorno ai 25 euro. Tutte le 20 lire degli altri anni sono quotate molto di meno dai 2 euro ai 4 euro. Tra le altre monete rare che valgono oggi non poco si segnala la 20 Lire del 1968 sia comune sia di prova. Per quanto riguarda le valute comuni il loro valore si aggira attorno agli 80 euro. Invece i pezzi prova dello stesso sono stimate di più, potrebbero valere anche 800 euro.
Nel 1970 si sono coniate due versioni della moneta. Una con la lettera R dal lato del ramo di quercia, il cui valore è inferiore ai 2 euro. Un’altra con la lettera P al posto della R, può arrivare a valere anche 40 euro. Questo perché si tratta di un’eccezione, potrebbe essere un difetto di conio oppure un errore di incisione.