Nel corso dell’ultima puntata della trasmissione serale Live non è la D’Urso, la conduttrice si è collegata con Heather Parisi a Hong Kong. Portando la sua personale testimonianza la showgirl, che vive a Hong Kong, da dieci anni con il marito ed i suoi gemelli, ha detto che la situazione si è calmata.
Dopo un periodo di grande panico per la diffusione dei contagi del Coronavirus. Quindi la situazione di grande allarmismo delle settimane passate ha lasciato il posto al ritorno alla normalità.
Anche perché i dati sui contagi relativi alla regione amministrativa speciale della Cina non sono gravi. Infatti si contano 95 persone contagiate su circa 7 milioni. La Parisi ha sottolineato che la gestione dell’epidemia è avvenuta nel migliore dei modi.
Durante la trasmissione, Barbara D’Urso dapprima ha affrontato tra i vari temi la diffusione del Coronavirus in Italia. Poi ha lanciato il collegamento con Heather Parisi che ha raccontato come lei e la sua famiglia stanno vivendo.
Heather Parisi la sua testimonianza sulla diffusione del Coronavirus
Ecco le sue parole: “In questo momento siamo più tranquilli, non c’è panico, ma dagli inizi di dicembre avevamo avuto queste notizie dalla Cina di questo virus. La nostra vita sociale è azzerata e indossiamo la maschera sempre, solo quando faccio jogging no perché è più faticoso. Ma qui è normale, sette milioni di persone portano la maschera, sono 10 anni che noi abitiamo a Hong Kong e chiunque da sempre ha usato la maschera”.
Ma la cautela continua ad essere sempre attiva. Così la stessa showgirl dichiara di prendere la temperatura a chiunque arriva a casa da lei. Una misura necessaria per tutelarsi contro l’epidemia diffusa, e contrastare nuovi casi di Coronavirus.
Con il suo intervento ha dato una testimonianza reale su come si vive nella città di Hong Kong. Dove lo scenario è meno grave rispetto alle notizie fornite dai media.
Questo un passo interessante della sua testimonianza: “Credo che bisogna mettere da parte differenze di idee e pensiero politico. Il nostro nemico ha un nome comune Coronavirus. I cinesi adorano l’Italia e venire come turisti, ma leggono e vedono un’aggressività nei loro confronti incredibile e non se lo spiegano perché non è un virus cinese, ma un virus”.