Si ipotizza una maggiore distensione delle misure previste per la Fase 2, che spinge ad eliminare il vincolo degli spostamenti solo per le visite ai congiunti. Confermando gli spostamenti per necessità, lavoro e motivi di salute. Con la riapertura delle attività di ristorazione il prossimo 18 maggio, il governo sta prendendo in considerazione di abolire il vincolo dei congiunti. Per quanto riguarda gli spostamenti dei cittadini nella Fase 2. Questa estensione delle visite permetterebbe di passare del tempo con gli amici.
Ma manca ancora un accordo ufficiale con la maggioranza. Anche perché alcuni ministri ritengono che sia opportuno mantenere il vincolo. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti ha segnalato questa possibilità interpretando le parole del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia.
Nel corso della recente videoconferenza dei presidenti delle Regioni si è affrontato il tema della riapertura della mobilità tra le regioni. Per il ministro Boccia si potrà avviare questa misura dopo aver valutato nei prossimi giorni la linea dei contagi. Infatti Boccia ribadisce che tutto dipenderà dai dati del monitoraggio di ogni regione. In base all’accordo raggiunto tra i vari governatori si prevede che dal 18 maggio ogni Regione potrà prendere delle decisioni in modo autonomo.
Sulla base della considerazione dei casi specifici di malati e decessi, sempre se i dati nazionali sui contagi Covid-19 non salgono. In caso contrario si dovranno applicare delle restrizioni automatiche. Tra le tante voci che invitano alla pazienza ed alla cautela c’è quella del presidente della Toscana, Enrico Rossi. Questo il suo parere:
“Bisogna evitare il rischio di tornare indietro. Sarebbe un impatto economico e anche psicologico difficilmente sostenibile. Ci vuole ponderazione, prudenza e allo stesso tempo assunzione di responsabilità che spetta al potere politico e io sono pronto a farlo”.
Fase 2: le visite ai congiunti si estendono
Si prevede la possibilità per ogni Regione di decidere sulle riaperture. Lo scopo è quello di evitare la formazione di assembramenti. Con il rischio di attivare dei nuovi focolai. Soprattutto nelle località turistiche e nelle zone note per la movida. Il governo concede più responsabilità ai governatori. Inoltre Boccia ha dichiarato che le linee guida saranno presto disponibili. Per quanto riguarda le riaperture di bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici.
La maggioranza però non è concorde sulle riaperture differenziate. Né sull’estensione nel corso della Fase 2 delle visite ai congiunti. Non pochi politici ribadiscono di provvedere alle regole. Facendo attenzione al distanziamento sociale senza limitare troppo la popolazione.
Gli spostamenti tra regioni saranno regolati da una piano ad hoc. Con un meccanismo complesso da usare. In tal senso si prevede un monitoraggio costante della curva dei contagi. Ma potranno avvenire gli spostamenti tra due regioni limitrofe con basso rischio. Se sussisteranno le condizioni si potranno riaprire i confini. In modo da favorire la libera circolazione dei cittadini. Invece se mancano i requisiti necessari scatterà il blocco imposto dal governo.
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