Come reso noto in un recente messaggio dell’Oms, l’Europa è l’epicentro della pandemia da Coronavirus. Infatti le nazioni europee vantano un primato negativo per quanto riguarda il numero di recenti casi di contagi e morti.
A quanto pare i contagiati ed i decessi sono in aumento non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna ed altre nazioni. In base ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, le persone infettate in tutto il mondo sono più di 132mila. E provengono da 123 Paesi e territori.
Mentre i decessi segnalati sono più di 5mila. Secondo il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus si tratta di “un tragico primato”. Un dato più allarmante riguarda il fatto che è impossibile presumere il picco della pandemia. Inoltre, l’Oms ha poi avviato una raccolta fondi per contrastare la pandemia.
Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze dell’Oms, ha ribadito che si deve attendere ancora il peggio. Queste le sue parole: “Dobbiamo preparaci per ogni scenario possibile e la traiettoria dei contagi dipenderà dalle azioni che intraprenderanno i Paesi. In Asia hanno avuto un approccio aggressivo e hanno svoltato. Ma c’è sempre la possibilità che i casi tornino a salire e quindi bisogna mantenere alta la guardia. Speriamo che sempre più Paesi adottino misure così aggressive”.
Europa epicentro della pandemia da Coronavirus
I numeri sono allarmanti per quanto riguarda la situazione dei contagi, per tale motivo si definisce l’Europa epicentro della pandemia da Coronavirus. Per questo sono necessarie delle misure estreme per bloccare i contagi.
Lo scopo è contrastare eventuali conseguenze letali per i soggetti più sensibili. Tra i primi gli anziani e le persone con problemi di salute. Nel messaggio rivolto dall’Oms ai Paesi si invitano tutte le nazioni del mondo a continuare a rispettare delle severe restrizioni con un approccio globale.
Servono non solo le quarantene dei cittadini, ma anche i controlli severi sul traffico aereo, stradale, ferroviario. Come anche le chiusure di attività di lavoro, scuole e negozi non indispensabili.
Invece in Cina, la situazione è in miglioramento negli ultimi giorni. Di fatto, in Cina i nuovi casi di infezione sono stati appena otto ed i decessi sette. Mentre più di 64mila persone sono state dimesse dagli ospedali cinesi.