Neanche il tempo di riaprire le porte delle scuole, che spunta subito un primo bimbo positivo al Covid in un asilo e scatta il panico.
Lo scorso lockdown ha coinvolto anche scuole materne e asili nido: mesi lontani da compagni e maestre, famiglie in difficoltà e dover gestire, anche i figli a casa.
La riapertura: primo caso di Covid in un asilo
Da circa una settimana hanno riaperto molte materne e nidi in tutta Italia: una riapertura controllata tramite le linee guida emanate dal Ministero.
Le principali regole: igienizzazione degli ambienti, obbligo di mascherine per insegnanti e genitori , obbligo di tenere a casa i bimbi con febbre superiore a 37,5.
Pochi giorni e scattano di nuovo le prime allerte e il primo caso in un asilo nido del Trentino: un bambino di due anni risulta positivo al tampone per il Coronavirus.
L’annuncio del sindaco nei social: nuovo caso di Coronavirus in asilo nido
Il sindaco di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, ha comunicato su Facebook la quarantena per il bimbo e per l’intera sezione dell’asilo.
Si sottoporranno al tampone anche gli altri 5 bambini e le due insegnanti della sezione, mentre le altre sezioni, non avendo avuto contatti, saranno esentate.
Preoccupazione per le scuole in tutta Italia
Anche a Crema, la febbre in un bambino di una scuola materna, innesca le misure anti-Covid, cioè la quarantena per l’intera classe.
Si attende il risultato del tampone: se questo sarà negativo, il bambino e la classe potranno rientrare.
Proseguono le discussioni anche nei social: giorni fa una educatrice di asilo nido ha postato una propria foto che ha suscitato numerose polemiche.
Le parole della maestra: “ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi: con camici in plastica”.
Il selfie della maestra con tuta anti-Covid, ha ulteriormente impressionato l’opinione pubblica, in un clima generale in cui regna già diffidenza e preoccupazione.
Coronavirus: rientro a scuola le linee guida