È possibile ai tempi del Coronavirus un aumento del reddito di cittadinanza. Questo può diventare realtà. Favorendo così un più alto importo per chi ne ha bisogno. Si deve dimostrare che il lockdown disposto dal governo, per arginare la diffusione dei contagi, abbia provocato un danno lavorativo significativo. Con strascichi sul reddito percepito. Si devono prendere in considerazione gli effetti delle misure restrittive sui redditi familiari.
Di fatto alcuni soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza hanno risentito degli effetti economici della pandemia. Soprattutto se si considerano quelli che percepivano il sostegno non come unica entrata. In quanto potevano integrarlo con altre fonti di stipendio mensili.
Si tratta della fascia di destinatari con altre entrate di reddito. Quindi ricevono un reddito di cittadinanza più basso. Tali soggetti negli ultimi mesi hanno subito una riduzione delle entrate. Non possono al momento richiedere altri aiuti statali. Si ipotizza che possa esserci la possibilità di chiedere un aumento del reddito di cittadinanza.
I cittadini possono avere un aumento del reddito di cittadinanza presentando l’ISEE corrente. Il reale indicatore capace di mostrare la condizione reddituale di una famiglia. Che si dimostra uno strumento più celere rispetto all’ISEE ordinario. Perché quest’ultimo prende in considerazione i redditi percepiti nei due anni precedenti alla presentazione della DSU. Quindi non si può considerare l’attuale situazione economica del nucleo familiare.
Aumento reddito di cittadinanza per gli effetti economici familiari dovuti al Coronavirus
Si può presentare un ISEE corrente. Che rileva il reddito dell’ultimo anno. Talvolta si può tener conto solo degli ultimi due mesi. Un dato utile per le famiglie alle prese con il Coronavirus da quasi due mesi. Che hanno avuto una contrazione del reddito.
Con l’ISEE corrente sul reddito degli ultimi due mesi si può avere un aumento del sostegno di tipo economico. Ma tale circostanza riguarda il lavoratore dipendente a tempo indeterminato. Che ha risentito della perdita dell’attività lavorativa. O che ha subito la sospensione del lavoro. Oppure il calo dell’attività.
I cittadini che a causa del Coronavirus hanno avuto una riduzione del lavoro di tipo subordinato, solo se con contratto a tempo indeterminato, potranno chiedere l’ISEE corrente. Relativo agli ultimi due mesi. Chi in questo periodo di emergenza ha perso il lavoro o ha subito un calo del fatturato può presentare l’ISEE corrente. Che tiene conto dei redditi del 2019.
Un’opzione riconosciuta a coloro che hanno avuto una variazione della situazione reddituale familiare. Ma superiore del 25% rispetto a quella dell’ISEE ordinario. La variazione deve dipendere da un evento avverso. Come la perdita del lavoro. Se la situazione reddituale degli ultimi due mesi o dell’ultimo anno è peggiorata rispetto all’ISEE ordinario si ha diritto ad un aumento di importo.