Per la prima volta in Cina è stata presa una decisione storica: cani e gatti non saranno più mangiati. Si rompe così una lunga consuetudine culinaria che prevedeva il consumo di carne di questi animali. Anche se si deve sottolineare che il consumo di carne da parte dei cinesi è alquanto limitato. Ma grazie a tale decisione, per la prima volta, i cani ed i gatti si escludono da quello che costituisce l’elenco ufficiale di animali commestibili.
Si tratta di un testo pubblicato dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali. In esso figurano come animali commestibili quelli da allevamento e da bestiame. Come ad esempio: polli, maiali, mucche, pecore. Nel documento del ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali quindi si fa riferimento ai tipici animali allevati. Che nelle altre tradizioni popolari sono da sempre allevati per ricavare materie di prima necessità. Ossia prodotti come: carne, uova, formaggi e pellame.
Tale decisione di rilevanza storica per la nazione giunge dopo il divieto del mese di febbraio 2020 sul commercio ed il consumo di animali selvatici. Questo perché si era diffuso il sospetto che questa tradizionale usanza avesse veicolato la diffusione del Coronavirus. La notizia che in Cina, cani e gatti non saranno più mangiati è stata accolta con soddisfazione degli animalisti. Che da diverso tempo denunciavano le condizioni di crudeltà di tale pratica.
Come si è accolto il documento che segnala che in Cina, cani e gatti non saranno più mangiati
L’associazione americana Humane Society (AHA), fondata nel 1877 per garantire la sicurezza e il benessere degli animali, ha accolto positivamente tale notizia. Queste le prime dichiarazioni rilasciate da AHA: “Il documento potrebbe segnalare un cambiamento di importanza cruciale nel desiderio della Cina di porre fine al commercio di carne di cani e gatti “.
Dalle stime dell’associazione americana Humane Society International si contano circa 10 milioni cani uccisi ogni anno in Cina. La cui carne finiva in tavola. Le più gravi stragi di questi animali si registravano durante la festa della carne di cane di Yulin. Nel corso di tale evento gli animali si macellavano in condizioni crudeli. Come più volte denunciato dai difensori degli animali di tutto il mondo.
Questa presa di posizione da parte della Cina arriva dopo il divieto di carne di cane e gatto deciso dalla città di Shenzhen. Si tratta della prima zona in Cina che ha preso la decisione storica. Tale provvedimento che ha portato la Cina a pattuire che cani e gatti non saranno più mangiati è un evento epico.
Infatti per la prima volta, il governo nazionale cinese ha chiaramente spiegato il motivo per il quale i cani si escludono dall’elenco ufficiale del bestiame da macellare. Perché il governo in Cina stabilisce che si tratta di animali da compagnia ossia domestici che non possono essere mangiati.
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