La carta d’identità elettronica è soggetta a delle novità. Così si renderà questo documento personale decisamente multitasking. Grazie alla dotazione di un microchip, registra i dati del titolare. Ma presto si potrà usare in diversi modi. Dopo la sua introduzione nel 2016, la nuova carta d’identità è stata perfezionata.
Attraverso la collaborazione tra l’Istituto nazionale di previdenza sociale ed il Poligrafico e Zecca dello Stato, chi ha il documento avrà modo di verificare la propria posizione contributiva. Inoltre la Cie consente di consultare la propria condizione previdenziale.
Con il nuovo documento identificativo si può aver accesso al portale dei pagamenti. Ma allo stesso modo i lavoratori possono accedere ai servizi a loro dedicati. Mentre i pensionati possono consultare i pagamenti della pensione.
In più si possono consultare diversi servizi online. Secondo le indicazioni dell’Inps si accede per via telematica dal proprio smartphone android. Basta scaricare la relativa app dal nome Cie ID. Come alternativa si può usare un pc dotato di lettore NFC. Serve in tal caso il software Cie, che si può installare. Per maggiori informazioni su tali modalità di accesso ai servizi online si rimanda al sito del Ministero dell’interno (www.cartaidentita.interno.gov.it).
Carta d’identità elettronica: pronto a diventare la summa dei documenti
Si sta prendendo in considerazione la possibilità di aumentare il numero di servizi della carta d’identità elettronica. A breve tempo, già entro il 2020, il governo ha intenzione di rendere il documento la sintesi di altri documenti. Infatti potrà sostituire: codice fiscale, patente, tessera sanitaria, badge della pubblica amministrazione, abbonamenti dei mezzi.
La norma in merito a tale provvedimento è pronta. Come rivelato dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa. A causa di alcuni ritardi, l’esecutivo non l’ha ancora approvata. Dei rallenti dovuti al dialogo con il ministero per l’Innovazione.
Un altro ostacolo riguarda la gestione della sovrapposizione con lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale). In sostanza, manca l’intesa tra i due ministeri. Dal punto di vista pratico poi si devono rendere operative le nuove funzioni. Ma anche diffondere la Cie con più facilità. È necessario dare ai cittadini i mezzi per richiedere il nuovo documento d’identità.
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