Nel corso delle ultime puntate di Avanti un altro, Paolo Bonolis ha accolto un giovane pastore sardo, Giovanni Malas. Nel corso della sua presentazione da concorrente del quiz show di Canale 5, sciorina dei versi. Dopo aver reso noto di essere appassionato di poesia sarda.
Anche se le parole citate erano incomprensibili, l’acuto conduttore, di origini sarde da parte di padre, non si è lasciato infinocchiare. Quello che si annunciava come un augurio per Paolo Bonolis si è rivelata una sorta di anatema.
Così Bonolis intuisce che il pastore sardo non gli ha detto belle parole e gli risponde ironicamente: “A soreta”. Questa canonica replica di Bonolis ha suscitato le risate del pubblico e del concorrente.
Ma questo siparietto è anche diventato subito virale sui social. Il conduttore ha seguito le parole di Giovanni Malas senza fare una piega. Per poi trasalire quando il giovane Giovanni Malas ha pronunciato la parola “t’impicare”. Anche se già l’esordio inizia male con l’invocazione “frastimo“: ti maledico.
Avanti un altro: la traduzione della maledizione artistica in sardo
Così come al solito il conduttore si è tutelato contro le parole del giovane pastore di Cuglieri, con la sua abituale chiosa. Dopo la fine dell’anatema ha chiesto al concorrente: “Lei parla inglese?”.
Il pastore sardo ha risposto in modo affermativo, così Bonolis ha sentenziato: “Your sister”. Come è sua abitudine il presentatore quando non capisce qualche parola conclude: “nel dubbio, a soreta!”.
Questa la maledizione artistica citata ad Avanti un Altro in sardo: “Frastimo, ma no isco frastimare ca Deus non m’hat dadu su destinu. Males cantas renas b’hat in mare e unzas cantu pesat su terrinu. Su cannau ti tostet su Buzinu manzanu a carre lenta a t’impicare. Minutos cantu zirat su rellozu ti dian issacadas de puntorzu”.
Si dà lettura della versione in italiano: “Ti maledico, anche se non sono bravo a farlo perché Dio non mi ha dato il talento. Ti vengano tanti mali quanta sabbia c’è nel mare e quante once pesa la terra. Ti metta la fune al collo il boia domani per impiccarti. Possano infierire su di te col pungolo tante volte quanti sono i giri che fa l’orologio”.
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